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La letteratura esperantista nella sua forma originale e come strumento di traduzione

E. Privat
E. Privat
Sebbene l'Esperanto sia stato avviato dal suo ideatore con lo scopo di facilitare la comprensione tra popolazioni di diversi paesi, etnie diverse nella forma verbale, proprio in virtù di quanti da diverse zone vi hanno nel corso del tempo aderito, si è fatto strumento di trasmissione di qualcosa di cartaceo sia per quanto attiene a composizioni originali, sia per quanto concerne testi già esistenti in altre lingue. Enrico Brustolin è totalmente nonvedente da quando aveva tre anni. Nel 1971 venne a conoscenza dell'esistenza dell'Esperanto da un articolo di una rivista, che parlava di una lingua facile da imparare, che permetteva di stabilire contatti con persone di tutti i paesi del mondo, due elementi che erano per lui uno più attraente dell'altro, l'apprendimento senza problemi della lingua e la capacità di trovare persone disponibili con cui relazionarsi. Nello stesso articolo venne a conoscenza di una scuola per corrispondenza di Esperanto per non vedenti. In quel tempo, quando il nostro continente era diviso dalla cosiddetta cortina di ferro, era molto felice della prospettiva di scrivere agli stranieri, soprattutto dall'Europa orientale, e di ricevere lettere, di conoscere le loro usanze e di discutere di qualsiasi altra cosa. Alla fine dell'anno scolastico emigrò in Francia e dopo due anni tornò a Firenze, dove trovò finalmente un lavoro. L'anno successivo, avendo vinto il primo premio all'Associazione Italiana Ciechi Esperantisti, potette viaggiare gratuitamente e partecipare ai Congressi Universali di Esperanto che si tennero in Danimarca, Bulgaria e a Vienna. Dopo diversi anni, durante i quali non partecipò ad alcun congresso, partecipò a quello che si tenne in Finlandia. È membro dell'Associazione Fiorentina di Esperanto dal 1998, dove ha insegnato Esperanto dal 2013 al 2017 e di cui è presidente dal 2015. ()
Immagine:  Di sconosciuto: Wikipedia. Proviene dall'Archivio dell'Associazione Universale di Esperanto o dalla Biblioteca Hector Hodler, pubblico dominio. (Fonte)
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La vita di Zamenhof

L. L. Zamenhof
L. L. Zamenhof
Nella conferenza si tenta di illustrare, a grandi tratti, le date fondamentali nella vita di Zamenhof, l'Esperanto come sua opera essenzialmente giovanile, le sue caratteristiche intellettuali ed umane, la situazione linguistica ai suoi tempi e nei luoghi dove ha vissuto, l'importanza che ha avuto per lui essere un ebreo del ghetto, l'importantissimo precedente costituito dal Volapük, il Fundamento de Esperanto e le sue "clausole di sicurezza", la "rifondazione" della lingua dopo la distruzione dei primi abbozzi, l'hilelismo e l'homaranismo, le caratteristiche dell'Esperanto come si evincono dall'Unua Libro, i primi problemi economici e la successiva grande diffusione dell'Esperanto, la interna ideo e la portata morale dell'Esperanto. Massimo Desideri è nato a Firenze ed è diventato esperantista negli anni '70 e fin dal primo momento si è appassionato all'Esperanto. Nell'anno 2008, presso l'AEF (Associazione Esperantista Fiorentina) e sotto la guida di Leonardo Pampaloni, ha frequentato un corso di Esperanto di primo livello e nel 2009 un corso di secondo livello, al termine dei quali ha conseguito entrambi i relativi titoli di studio presso l'Istituto Italiano di Esperanto. Dopo alcuni anni, sempre nell'AEF, si è dedicato all'insegnamento dell'Esperanto, tenendo dei corsi per principianti, intermedi e avanzati. Da diversi anni è attivamente coinvolto in molte iniziative di AEF. Nel corso del 2020 ha collaborato alla traduzione di un racconto di un autrice italiana. Nell'anno 2022 ha partecipato alla lettura pubblica presso alcune biblioteche fiorentine di alcune poesie in Esperanto, che lui stesso ha tradotto dall'italiano e dall'Esperanto. Dopo dieci anni di insegnamento, nell'anno 2021 ha deciso di interrompere per un momento questa sua ttività e di dedicarsi a una ricerca linguistica personale più approfondita. Con la tendenza ad essere linguisticamente conservatore, il suo maggiore interesse per la lingua si è sempre concentrato sugli aspetti grammaticali e linguistici dell'Esperanto e sulla sua flessibilità, e sulla vita del geniale creatore della lingua, L.L. Zamenhof. ()
Immagine:  Di sconosciuto: il Libro del Congresso del 4° Congresso Mondiale di Esperanto a Dresda (dall'archivio dell'UEA), pubblico dominio. (Fonte)
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