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Via Zamenhof

L. C. Zaleski-Zamenhof
L. C. Zaleski-Zamenhof
Michela Lipari, che è stata presidente della FEI (Federazione Esperantista Italiana) per diversi anni, presenta il libro "Via Zamenhof", che ha personalmente tradotto e che è nato dall'idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell'esperanto. L'intervista si rivelò talmente coinvolgente, che si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, tradotto già in dodici lingue. Louis era nato a Varsavia nel 1925 e aveva quattordici anni quando i nazisti la occuparono, arrestarono gli appartenenti alla famiglia Zamenhof e li eliminarono, fucilandoli o deportandoli nei campi di sterminio. Lui e sua madre furono rinchiusi nel ghetto. Il ragazzo, dopo aver rischiato più volte di essere deportato, riuscì a evadere insieme alla madre e partecipò alla resistenza. Laureatosi in ingegneria, divenne uno dei massimi esperti mondiali di costruzioni in cemento precompresso. Molte le pagine dedicate alla storia e all'evoluzione dell'esperanto e alla vita dell'illustre nonno, di cui si ricordano le celebri parole: "Se non fossi ebreo del ghetto, l'idea di unire oppure no l'umanità non mi avrebbe sfiorato, o almeno non mi avrebbe così costantemente ossessionato durante tutta la mia vita. Nessuno può risentire quanto un ebreo del ghetto della maledizione della divisione fra gli uomini". (Fonte) ()
Immagine:  Di Ziko, opera propria, CC BY-SA 3.0. (Fonte)
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Un'esperienza di insegnamento dell'Esperanto all'interno di un progetto Erasmus-Comenius

Tutti insieme
Tutti insieme
Insegnante e conoscitore dell'Esperanto da lunga data, Leonardo Pampaloni parlerà della sua esperienza con l'insegnamento di questa lingua, negli anni dal 1997 al 2006, presso le classi, dalla seconda alla quinta, di una scuola elementare a tempo pieno di Prato, di cui illustrerà le motivazioni, l'organizzazione, gli obiettivi e le tecniche didattiche. Parlerà inoltre della partecipazione a progetti internazionali (Comenius dell'UE e Interkulturo dell'Università Roma III), della realizzazione del video "La perdita harmonio" e del Kongreseto 2006, cioè delle attività che bambini esperantisti di tutto il mondo svolsero in margine al Congresso Mondiale di Firenze, dal 29 luglio al 5 agosto del 2006. Leonardo Pampaloni, fiorentino, si è avvicinato all'Esperanto alla fine degli anni '80. Da tanti anni fa il maestro elementare e coi bambini ha cercato di svolgere sperimentazioni e laboratori legati alla lingua internazionale. Una ventina di anni fa ha coordinato un progetto finanziato dalla UE, che univa la sua scuola di Prato ad una rumena e ad una francese; sempre in quegli anni ha realizzato con la propria classe un cortometraggio in esperanto. Nel 2006 ha contribuito all'organizzazione del Congresso Mondiale dei bambini esperantisti, in seguito ha curato numerosi corsi per adulti organizzati dall'Associazione Esperantista Fiorentina, di cui è stato anche presidente. Attualmente svolge attività di tutoraggio per i corsi online della Federazione Esperantista Italiana. ()
Immagine:  Schumann. (Fonte)
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